Non ho sostenuto l'esame all'appello di giugno, tuttavia diversi miei amici sì.
L'esame, ufficialmente, consta di una sola prova, cioè una prova orale. Tuttavia, nella pratica, il Prof. Palmieri fa svolgere uno scritto (mi hanno detto si tratti di una risposta a domanda aperta e di quattro esercizi sulle carte di controllo), che viene, poi, successivamente corretto e viene assegnato un voto in trentesimi.
Quindi, il Prof. Palmieri chiama uno ad uno gli studenti e, se il voto è compreso fra 21 e 27, chiede se si vuole affrontare l'orale oppure si ci "accontenta" del voto ottenuto con la presudoprova scritta. Diversamente, per voti superiori a 27 o inferiori a 21 bisogna obbligatoriamente affrontare l'orale.
Questo è, per sommi capi, lo svolgimento dell'esame.
Tuttavia, stando alle testimonianza che ho raccolto, durante lo scritto non c'è molta fiscalità (per usare un eufemismo) e l'orale è abbastanza semplice e breve, con domande mai troppo complesse. Inoltre, prima della correzione degli scritti, vengono prelevati i libretti di tutti e si dice che il voto dello scritto sia grandemente influenzato dalla media del libretto...